Domanda: si può quantificare un tempo da quando una persona muore al momento in cui si reincarna?
Risposta: Dipende dallo stato di coscienza dell’anima.
Domanda: le persone che dicono di essere in contatto con i defunti con quali anime parlano?
Risposta: Bisogna vedere che cosa rimane come forma pensiero e quanto è forte la proiezione di chi desidera parlare con i defunti. Possono parlare con entità e rivestirle del desiderio di comunicare con chi vogliamo.
Domanda: allora non è vero che tutti noi abbiamo qualcuno che ci protegge nell’aldilà?
Risposta: tutti abbiamo qualcuno che ci protegge ma non necessariamente sono i familiari; le nostre proiezioni mentali possono creare una infinità di possibilità, di illusioni. Abbiamo la possibilità di scegliere tra due forze, bene e male e a seconda del nostro stato di coscienza scegliamo una o l’altra.
Nel momento che avremo chiaro di scegliere il bene le entità che ci saranno vicine ci aiuteranno in questa direzione
Domanda: non può anche la reincarnazione essere una proiezione?
Risposta: la reincarnazione esiste veramente, è che noi non ne siamo coscienti finchè a livello psichico non ne diventiamo consapevoli
Domanda: allora tutte le anime sono state prima rincicciate?
Risposta: tutti sono passati da lì.
Domanda: quanto conta la volontà in tutto questo?
Risposta: l’atto di volontà è fondamentale in quanto grazie ad esso l’anima riesce ad osservare chi è. L’io è presente prima come egoicità poi diventa cosciente. L’attuale umanità non è molto evoluta in quanto si trova ancora in uno stato di egoicità legato ai beni materiali ed al potere. La nostra società dovrebbe sviluppare una coscienza razionale in grado di decidere ciò che è bene e ciò che è male, in cui gli individui prendano coscienza di sé stessi.
Domanda: bene e male, giusto e sbagliato, siamo noi a determinarlo secondo ciò che riteniamo giusto o meno?
Risposta: in origine l’anima non è cosciente di sé stessa e necessita di un percorso di risveglio per realizzare uno stato di coscienza in grado di identificare ciò che è bene e ciò che non lo è. Fino a quel momento giudica bene ciò che procura piacere e viceversa.
Domanda: quando si può parlare di reincarnazione?
Risposta: l’anima comincia a comprendere veramente la parola Paradiso quando realizza la coscienza di quarto chakra, quando comincia a comprendere cosa significa “purgarsi” da ciò che sente dentro come male e non solo perché qualcuno lo ha detto sente quindi la giustizia universale. La nostra attuale società vive una infinità di espressioni che non sono in armonia con la giustizia universale, nonostante lo si definisca bene; ad esempio la sopraffazione sull’uomo. Realizzare il quarto chakra significa riconoscere la famiglia umana, eliminando per sempre la parola “mio”, comprendere che siamo cellule di un unico Corpo, di Cristo; solo così si potrà realizzare ciò che hanno realizzato Gesù, Budda e altri Maestri. Anche noi con le reincarnazioni attuiamo un risveglio.
Gesù lo ha insegnato quando diceva: “ siate perfetti come è perfetto il Padre che è nei cieli” oppure “Cercate il Regno di Dio che è dentro di voi”. Se una persona nasce sul pianeta Terra con un’ anima che ha già vissuto determinate caratteristiche il suo essere sarà già delicato, gentile, sensibile fin da bambino. Bisogna comprendere però che un essere umano più grezzo non è inferiore ma solo un’anima più giovane che deve ancora sperimentare. La reincarnazione è legata alla leggerezza dell’anima, più siamo legati alla materia più siamo su una frequenza bassa; solo salendo di frequenza sale lo stato di coscienza e imparo ad osservare le diverse frequenze e a superare le negatività.
Domanda: Cambi di frequenza spesso ci fanno allontanare dalle persone?
Risposta: Capita che coppie che per anni sono andate d’accordo improvvisamente non si capiscono più; questo perchè un membro della coppia cambia frequenza e l’altro no.